Ciao Ragazzi, solo una rapida nota per farvi sapere che i film che seguono li ho scelti io a manina: non sono necessariamente i più belli del mondo, ma sono i più interessanti e meno banalotti che si trovano al momento disponibili. Le descrizioni dei film che seguono sono invece state scritte dall’intelligenza artificiale secondo i canoni del SEO, con il solo scopo di far capire a google di cosa parla l’articolo. Solo per farvi sapere che se vi sembrano scritti da un imbecille non è perchè mi sono rincretinito di colpo. Buona visione!
X: a sexy horror story: Un omaggio ai film horror degli anni ’70, con un tocco moderno. Da vedere per la sua atmosfera retrò e le scene di tensione ben costruite.
Rec 1 e 2: Questi film found footage offrono un’esperienza claustrofobica e adrenalinica. Ideali per gli amanti del genere zombie.
Funny Games: Un film disturbante che sfida le convenzioni del genere horror. Da vedere per la sua critica alla violenza nei media.
La notte dei morti viventi 1970: Un classico che ha definito il genere zombie. Imperdibile per chiunque voglia esplorare le radici dell’horror moderno.
Speak no evil: Un thriller psicologico che esplora il lato oscuro della cortesia e delle relazioni sociali. Perfetto per chi ama le storie che mettono a disagio.
28 settimane dopo: Un sequel che espande l’universo del primo film con azione e tensione. Da vedere per la sua rappresentazione apocalittica del mondo.
The return of the living dead 1985: Un mix di horror e commedia che offre una visione unica del genere zombie. Ideale per una serata di divertimento spaventoso.
Men: Un horror psicologico che esplora temi di colpa e redenzione. Da vedere per la sua narrazione complessa e le immagini inquietanti.
(Trento, 1983) Content creator, primo tiktoker italiano a parlare di cinema. Sceneggiatore ed esperto di storytelling. Ha pubblicato due romanzi grafici: “La principessa che amava i film horror”, e “The moneyman”, una biografia di Walt Disney a fumetti. Quest’ultimo è pubblicato in quattro Paesi. Laureato in Scienze della Comunicazione e diplomato in Book Publishing Strategies a Yale.