Anche voi avete trovato terribile il film della Justice League uscito nelle sale ormai due anni fa? Se è così, potreste avere presto modo di ricredervi. Una sua nuova versione, la famigerata Snyder Cut, uscirà infatti nel 2021 su HBO Max, piattaforma online di proprietà di Warner Media. E promette di essere un film completamente diverso.
Ma cosa diavolo è questa Snyder Cut?
Facciamo un passo indietro. Cresciuto come regista tra spot pubblicitari e videoclip, Zack Snyder ha fatto il salto sul grande schermo nel 2004 con un interessante remake de L’Alba dei Morti Viventi di Romero (prodotto da lui stesso perché al tempo non se lo filava nessuno). Grazie al suo stile visivo accattivante è subito entrato nel mirino di Warner Bros, che nel 2007 gli ha affidato la regia di 300, tratto dal fumetto di Frank Miller.
Da allora il suo rapporto con i cinecomics è stato piuttosto stretto: dopo 300, ha curato la regia dell’ambizioso film tratto da Watchmen e nel 2013 gli è stato affidato il film che doveva riavviare il franchise cinematografico di Superman, Man of Steel.
Quando Warner, a fronte del successo di botteghino dei Marvel Studios con il loro Marvel Cinematic Universe, ha deciso di creare il proprio universo cinematografico condiviso, ha affidato proprio a Snyder il film che ne avrebbe sancito la nascita, vale a dire Batman V Superman: Dawn of Justice.
Sequel di Man of Steel, la pellicola affianca al Superman di Henry Cavill il Batman di Ben Affleck e lancia alla grande e un po’ a sorpresa la Wonder Woman di Gal Gadot. Tramite alcuni cammeo, inoltre, lascia indizi piuttosto chiari sulla direzione verso cui si sta puntando: un film che riunisca in un’unica avventura i più grandi eroi dell’universo DC Comics.
E infatti subito dopo Batman V Superman entra in cantiere Justice League, sempre per la regia di Zack Snyder. Però con qualche riserva.
Le recensioni di Batman V Superman non sono state esattamente entusiastiche e il film al botteghino è partito fortissimo ma ha avuto un brusco calo già a partire dal secondo week-end. Il Box Office globale si è attestato sugli 870 milioni di dollari. Il primo Avengers, per capirci, ne aveva fatti più di un miliardo e mezzo. Il cavaliere oscuro di Cristopher Nolan era arrivato anche lui sopra il miliardo, e a fronte di un budget sensibilmente più basso di BvS.
Con queste premesse e a riprese di Justice League quasi ultimate, Zack Snyder affronta un brutto lutto famigliare e per questo si trova costretto ad abbandonare il progetto. In Warner probabilmente pensano che sia l’occasione migliore per dare una sferzata allo stile del proprio universo narrativo. Affidano dunque la conclusione del film a Joss Whedon, regista del primo Avengers e nume tutelare dei nerd di tutto il mondo (forse lo conoscete perché ha creato Buffy l’ammazzavampiri).
“Dai, Joss, faccelo un po’ più caciarone, che tutta questa sofferenza esistenziale di Snyder anche basta”, gli dicono. Whedon esegue. La sceneggiatura è rimaneggiata, alcune scene sono rigirate, altre aggiunte dal nulla. Henry Cavill, per dire, nel frattempo si è fatto crescere i baffi per Mission: Impossible – Fallout e non se li può tagliare, quindi glieli rasano al computer in post-produzione. Se guardate bene, potete riconoscere le scene nuove perché Cavill ha un mento e delle labbra che sonofiiiintiiii.
Il film che ne viene fuori è una porcata senza capo né coda. Al botteghino fa meno di Batman V Superman, a fronte tra l’altro di un budget più elevato. Fa anche molto meno di Wonder Woman, uscito qualche mese prima sempre per Warner.
In brevissimo tempo, sui siti specializzati appaiono descrizioni delle scene tagliate e di quelle che ancora dovevano essere girate. I fan lanciano una petizione per spingere Warner a rilasciare la versione di Snyder del film al grido di #ReleaseTheSnyderCut. Un grido a cui dopo qualche tempo si uniscono persino gli attori del film (Jason Momoa/Acquaman in testa) e Zack Snyder in persona. Si concretizza così l’idea che esista da qualche parte un montaggio quasi definitivo del film originale.
E qui arriviamo a oggi. La Snyder Cut c’è, o quasi. Con un budget aggiuntivo stimato sui 20-30 milioni di dollari, Warner Bros permetterà che se ne completi la post-produzione, il montaggio e la colonna sonora. Secondo alcune voci, c’è talmente tanto materiale che il film potrebbe addirittura essere distribuito in forma di miniserie a puntate.
Devo ammetterlo: sono proprio curioso di vedere cosa ne verrà fuori. Di certo, non potrà essere peggio del film così come è uscito al cinema. O forse sì?
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(Fano, 1985) vive a Bologna, dove si occupa di comunicazione e organizzazione eventi con un’attenzione specifica al settore cinematografico. Laureato in Scienze della Comunicazione, ha collaborato negli anni con vari portali specializzati in storytelling, cinema e fumetto, tra cui Comicus, Komix.it e i siti del Network Metropolitano Giovani Online del Comune di Bologna. Ha pubblicato racconti e fumetti brevi con Delos Books, Associazione Culturale Double Shot, Kappa Lab e altri e frequenta il Corso Avanzato a Bottega Finzioni, la scuola di scrittura fondata da Carlo Lucarelli. Il suo primo cortometraggio da sceneggiatore, Revenge Room, è stato presentato nel 2020 alla Mostra del Cinema di Venezia. Gestisce il blog Dietrolenuvole.com.