Nell’introduzione a Palm Sunday (Link ad Amazon QUI), una raccolta di racconti, saggi brevi e scritti inediti mai tradotta in italiano, Kurt Vonnegut parla alle nuove generazioni di scrittori, constatando come sia cambiato il mondo dell’editoria da quando la scrittura non è più il medium di base per la comunicazione sulle lunghe distanze. La traduzione mia, trovi il link all’edizione inglese del libro in fondo all’articolo.
“Sono un membro di quella che credo sia l’ultima generazione riconoscibile di romanzieri americani a tempo pieno, a vita. Sembra che siamo qui, più o meno in fila. È stata la Grande Depressione che ci ha resi allo stesso modo innovativi e cauti. È stata la Seconda Guerra Mondiale che ci ha messi così bene in fila, che fossimo uomini o donne, che fossimo mai stati dentro un’uniforme o no. Era un periodo di anarchia romantica nell’editoria che ci ha dato soldi e mentori, volenti o nolenti, quando eravamo giovani – mentre abbiamo imparato il mestiere. Le parole stampate su carta erano ancora la principale forma di comunicazione sulla lunga distanza in America quando eravamo giovani.
Non più.
Né sono rimasti molti editori, editori e agenti desiderosi di trovare un modo per ottenere denaro e altre forme di incoraggiamento ai giovani scrittori, che scrivono goffamente come i membri della mia generazione letteraria quando abbiamo iniziato. […] Allora c’era una così grande necessità di scrittori.”
Kurt Vonnegut – Palm Sunday (1981)
Palm Sunday non si trova in traduzione italiana. Puoi leggerlo in lingua originale a questo link:
(Trento, 1983) Content creator, primo tiktoker italiano a parlare di cinema. Sceneggiatore ed esperto di storytelling. Ha pubblicato due romanzi grafici: “La principessa che amava i film horror”, e “The moneyman”, una biografia di Walt Disney a fumetti. Quest’ultimo è pubblicato in quattro Paesi. Laureato in Scienze della Comunicazione e diplomato in Book Publishing Strategies a Yale.